Marketing tribale: cos’è? Come si struttura?

28 Dicembre 2021 di Veronica Balzano

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Marketing tribale. Al giorno d’oggi, gli individui cercano nuove forme di aggregazione. Il marketing tribale trasforma il marchio in un aggregatore senza affinità di età o di status sociale tra i membri, ma solo una cosa che li unisce: il loro stile di vita legato a un prodotto – che si tratti di prodotti alimentari come le patatine fritte di McDonald’s (che derivano la loro popolarità dai ricordi d’infanzia) o linee di abbigliamento come le borse di Louis Vuitton dal prezzo di 1000 dollari.

Il 21° secolo è stato un periodo di cambiamenti, globalizzazione e introduzione di nuove forme. Con questi sviluppi ci sono stati molti cambiamenti anche nel modo in cui le persone pensano a se stesse – non sono più legate a vecchie idee come la politica o la religione, ma cercano invece qualcosa di più personale che parli direttamente per loro: il loro stile di vita collegato a un prodotto. Questi cambiamenti hanno portato i commercianti che desiderano tenersi aggiornati ad adattarsi di conseguenza. In questo contesto si può definire il marketing tribale.

In un mondo in cui i social media sono diventati una parte importante della nostra vita, i marketer ne hanno preso atto. L’approccio del marketing tribale è quello che analizza e ascolta la comunità che circonda il vostro prodotto, non solo per quanto riguarda il modo in cui li fa sentire, ma anche i valori che possiedono; questo crea lealtà per entrambe le parti coinvolte che può portare a diventare un rituale di acquisto o di investimento.

Quindi: il marketing tribale è una forma più recente e non convenzionale di pubblicità che mira a creare comunità connesse con il prodotto o servizio promosso. Si tratta di costruire le capacità e la forza dei marchi all’interno di questi gruppi in modo che possano diventare autosufficienti per gli anni a venire.

Primi accenni di tribal marketing

Le teorie di Michel Maffesoli sulla società postmoderna sono state influenti nella comprensione delle attuali tendenze del tribalismo. Egli sosteneva che gli uomini e le donne, di fronte a un mondo incerto in cui non possono più sapere cosa è vero o falso, cercano la stabilità attraverso legami emotivi con altri che condividono valori simili, come fanno i membri della famiglia – questo dà loro il senso che ci può essere ancora qualcosa per cui valga la pena vivere al di fuori delle loro vite personali; queste persone diventano “tribù”.

Cosa c’entra tutto questo con il marketing tribale?

marketing tribale

La globalizzazione ha portato le persone a cercare un senso di comunità che una volta avevano nelle loro città d’origine. La nuova idea non riguarda solo la condivisione delle risorse, ma è anche un’opportunità per connettersi l’uno con l’altro a livelli diversi rispetto a prima, attraverso cose come il volontariato o la restituzione in eventi locali; questo tipo di connessione potrebbe essere visto come più spirituale perché non c’è alcun confine territoriale tra coloro che partecipano (Kobs).
Nel 1999 lo scrittore Bernard Cova ha pubblicato il suo libro Consumer Tribes che esplora come le strategie di marketing adescano i consumatori a desiderare certi articoli facendo sembrare questi prodotti accessori necessari piuttosto che desideri.

Per costruire un rapporto con il consumatore, il marketing tribale cerca “di mantenere un legame tra i clienti stessi. Li aiuta a condividere le loro passioni attraverso prodotti o servizi che hanno un valore di legame”.

Digitalizzazione e brand communnity

Grazie ai social network come Facebook e Twitter, le persone sono state in grado di creare gruppi di networking intorno agli argomenti più diversi. Questo è ciò che chiamiamo ‘Brand communities’. Questi forum online specializzati non sono limitati geograficamente; si basano sulle interazioni dei consumatori con il tuo marchio che possono portarli a una fedeltà più profonda di quanto sia mai stato possibile attraverso i metodi pubblicitari tradizionali come gli spot televisivi o gli annunci sulla stampa.
Internet ha fornito uno sbocco per tutti i tipi di appassionati creando spazi web che si rivolgono specificamente a determinati interessi. Questo non è altro che uno sviluppo del marketing tribale.

Grazie alla community, i tuoi clienti avranno un punto di riferimento continuo per tutte le loro esigenze. Con questo scambio di informazioni potrai guidarli in ciò di cui hanno bisogno e aiutarli a prendere decisioni migliori su come servire queste persone!

I marchi hanno la responsabilità di essere attivamente coinvolti in tutte le discussioni, stimolare le conversazioni e dare soddisfazione ai clienti. Almeno un aspetto di questo è quello di ottenere rapidamente un feedback dai suoi membri sui servizi o prodotti in modo da sapere se ci sono problemi subito invece di aspettare per lunghi periodi in cui le cose potrebbero essere già state sistemate ma non sono state notate fino a dopo l’acquisto.

Come creare una strategia di marketing tribale?

  • identificare i gruppi tribali esistenti intorno a una passione o un’attività è sempre un modo interessante per farsi un’idea di ciò a cui le persone potrebbero essere interessate. Studiando i loro rituali e codici, è possibile per noi scoprire di più su questo argomento che potrebbe portare su alcune nuove direzioni creative!
  • Un modo per far sentire i vostri clienti come co-progettisti è quello di coinvolgerli nello sviluppo di prodotti o offerte. I clienti avranno un interesse acquisito in ciò che stai creando se contribuiscono a crearlo loro stessi!
  • I marchi che creano una connessione emotiva con i loro consumatori, piuttosto che cercare di venderli su ogni aspetto del prodotto o servizio che offrono hanno più probabilità di avere successo. Non è necessario che i marchi siano amati a tutti i costi – basta creare questa sorta di relazione!
  • Condividere contenuti di qualità con la comunità è essenziale affinché le persone capiscano che appartenere a questo particolare gruppo ha un valore e aumenta la vostra relazione con loro.

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